In questo momento di pandemia, dove siamo costretti a restare nelle nostre case, per alcune donne il focolare domestico diventa un inferno. Tutto questo nasconde problemi di tutti
giorni, indipendentemente dal COVID: la violenza sulle donne e sui loro figli. Dobbiamo, come società, far sentire la vicinanza per non farle sentire sole, con tutti i mezzi e con qualsiasi mezzo di comunicazione.
Lo spettacolo teatrale che, come Amministrazione, mettiamo a disposizione in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, servirà a far riflettere su quanto ancora indietro sia la nostra società, con linguaggi e disparità di genere, e su quante violenze domestiche, che nel peggiore dei casi sfociano in tragedia familiare, si consumano ogni giorno.
Deve e vuole essere un omaggio a tutte quelle donne che non potranno più difendersi essendo state vittime di violenza domestica. Ogni forma di violenza vista nel quotidiano porterà quei bambini che l'hanno vissuta a comportarsi in maniera violenta o arrecherà loro dei danni permanenti.
Non potendo continuare ad assistere silenziosamente a questo bollettino di guerra quotidiano (ad oggi in Italia sono state uccise 91 donne), dobbiamo in qualche modo contrastare questo massacro e non dover piangerle a posteriori.
Questo spettacolo rappresenta un grido al mondo perché non si può assistere silenti quando le vittime sono in vita e piangerle disperatamente quando non c’è più nulla da fare. Quando restiamo in silenzio siamo tutti complici, sembra dire la protagonista, quando, rivolgendosi al pubblico, si chiede chi siano e dove sono stati fino a quel momento.
Buona visione.